> Di Jordi Delar>>
Ha iniziato come attore di teatro, ha vinto il premio Talento Puro, e ha condotto un contenitore per ragazzi stile #BimBumBam sul Web. Poi è stato il momento di esordire come conduttore tv. Affamato di esperienze e sfide, si è cimentato con il doppiaggio e adesso con la scrittura. Marco Soldà, 32 anni, che fa anche parte del Ryancreation Cove -un gruppo mondiale di giovani talenti provenienti da 34 paesi- sperimenta, si allena, e si sta proponendo al pubblico come artista poliedrico.

E' appena uscito il suo libro 'Cronache di una pandemia'
Quando è come è nata l’idea di pubblicare questo libro?
L'idea è nata circa qualche settimana dopo la pubblicazione di alcune poesie sui social. Ricevevo spesso qualche apprezzamento e qualche complimento da parte di chi leggeva. Una ragazza, Cristina, mi ha consigliato di mettere insieme tutte le poesie pubblicate fino a quel momento e di farne un libro, anche solo per ricordare questi giorni che stiamo vivendo con una nota dolce. Ringrazio ancora Cristina per l'idea, forse già l'effetto di vederle pubblicate è stato valorizzato anche dalla lettura di alcune di esse che postai sui social. E per questo devo ringraziare Francesco De Marco, noto doppiatore e professionista della lettura.

Si tratta di poesie molto particolari: ce ne vuoi parlare?
Non è facile scrivere di poesia e non so se ne sono stato capace. L'idea di poter creare delle emozioni con le righe che ho scritto forse è già di per sé poesia, ma lo giudicheranno i lettori. Come concetto di base c'è l'amore, come in ogni cosa bella.
Il periodo di quarantena che stiamo vivendo è stata per me fonte di ispirazione per il lato romantico. Proviamo a pensare che, come nelle favole, c'è qualcosa che ci impedisce di vedere la persona a noi cara. Possiamo solo appoggiarci al balcone di casa nostra o alla finestra e guardare il cielo pensando a quella persona. Le mie poesie sono dichiarazioni d'amore, lettere, pensieri verso una persona lontana...
Che cosa significa per te l’amore al tempo del web, dei social e del Coronavirus?
Ne ho parlato anche in alcuni versi nel libro. L'amore al giorno d'oggi, anche prima del virus, è davvero cambiato... E' più difficile forse vederlo, riconoscerlo e mantenerlo. Ci vuole tanta forza. Io sono uno che scrive ancora delle lettere, forse è un po' anacronistico ma da un effetto sicuramente diverso che un sms. Ci basta pensare alla facilità e alla banalità di un messaggio scritto col nostro smartphone e il tempo, la volontà, il fatto che non puoi cancellare una parola scritta in una lettera. Ecco, secondo me chi riceve una lettera scritta di tanto in tanto sa che il mittente ci tiene veramente. Sembra tutto più semplice coi social che ti sbandierano in faccia i canoni estetici perfetti, ti danno la possibilità di metterti in mostra , valorizzare le tue qualità e rompere il ghiaccio con un messaggio digitale. Ma è anche più semplice far finire una storia così com'è iniziata. E' così semplice, blocca e aggiungi.
La prima edizione del libro rappresenta solo una parte del tuo progetto. Seguirà una seconda edizione ‘ampliata'...
Questo è un volume di una trentina di pagine e rappresenta simbolicamente il primo mese di quarantena. Si, perché uscirà il volume completo di "Cronache di una pandemia" quando sarà effettivamente finito il lockdown e le varie fasi intermedie, potremmo raggiungere tutti i nostri cari e il nostro amore. Arriverei comunque al giorno 100, in tutta sincerità, mi auguro di fermarmi prima! Ci tengo a dirti che ho voluto una copertina d'impatto, quindi ho coinvolto Francesca Guiotto che è una grande artista e collaborerà con me per i prossimi libri.

Hai iniziato come attore di teatro, conduttore tv. Poi ti sei cimentato con il doppiaggio è adesso con la scrittura. Sperimenti, ti alleni, cerchi la strada giusta o semplicemente sei un artista poliedrico?
Adoro fare tantissime cose e provare a vedere cosa ottengo. Nasco comunque come attore teatrale, crescendo ho visto set di cinema e cortometraggi, un programma televisivo e in questi ultimi anni mi sono molto interessato e innamorato del doppiaggio. La scrittura è uno dei tanti modi che ho per fare uscire quello che ho dentro e per farmi conoscere per come sono. La vita è fatta continuamente di ricerche su sé stessi e solo provando a lasciare andare l'arte che abbiamo dentro riusciamo a stare davvero bene e se riusciamo a fare stare bene, regalare emozioni ad altri allora abbiamo colto nel segno. Questo mio avvicinamento alla scrittura può , forse tra qualche anno, portare a dei risultati stupefacenti nella mia vita. Già ne ho avuto un assaggio.
Quindi leggeremo altre tue opere, magari di generi diversi?
Si, sto preparando un libro ambientato in Francia. Non sarà un libro di poesia ma di narrativa. Avrà sempre il suo lato romantico, qualche momento comico e di azione. Mi baso sempre su esperienze personali, a Le Havre ho recitato in francese su un palco, a Parigi ci sono stato in parecchie occasioni e conosciuto molte persone fantastiche e ho girato la Provenza con l'auto. Sono un viaggiatore, il più delle volte solitario. Infatti se andrà bene racconterò anche interessanti storie ambientate a Londra, Atene, Lisbona, Praga, Dublino... Ho viaggiato parecchio e materiale ce n'è.
